mea maxima culpa: silenzio nella casa di dio (2012)

Mi piacciono i documentari di Gibney, inchieste scottanti e scomode raccontate in maniera molto lineare. La struttura del film è una catena che parte dal caso singolo fino alle stanze più alte del Vaticano. Proprio la forte gerarchizzazione della chiesa cattolica da un lato impone il silenzio ad un problema grave e millenario, se si pensa che i primi casi accertati risalgono al IV secolo d.c., anche a coloro che all'interno della chiesa vorrebbero far luce e risolvere tale piaga. Dall'altro lato però la stessa gerarchizzazione in un certo senso li frega, cioé non possono dire di non sapere nulla perchè sapevano (paparatzo in primis) e sostanzialmente non ha fatto nulla o addirittura facendo il classico scaricabarile sulle singole diocesi, alcune delle quali andate in bancarotta e che chiedevano lo spretamento dei sacerdoti pedofili.
Un bel documentario, non nuovo sull'argomento, ma offre un ampia veduta sul problema, sulla vastità di tale fenomeno, della frustrazione di uomini di chiesa di fronte all'omertà del vaticano. Qui non è un problema di religione. Non c'èntra nulla. Si tratta di far emergere una volta per tutte la questione e punire dei criminali, perchè di questo si tratta. Punire i criminali e soprattutto i loro complici.